Money: must be funny in the rich man's world

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  1. morte d'amour
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    Dietrich Lehmann ♣ prostituta
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    "E
    ri così intento a pensare a lui che quella sua mano ti ha preso alla sprovvista, facendoti sbarrare gli occhi e gemere per un secondo, donandogli così atto che la tua voce in momenti così intimi non fa che sembrare castrata e femminea. Ancora bianca, ancora da bambino. Avresti potuto fare rurore nei cori della chiesa, dato che lì di solito cercano sempre nuove voci che possano innalzare il loro inno al Signore. Ma l'unico Signore che tu conosci è quello che sta nei pantaloni dei tuoi clienti e ti fa godere come una puttana quale sei nel momento in cui ti viene dentro. Riempiendoti. E' a lui che devi rendere grazia se sei ancora vivo a questo mondo ed è sempre lui che devi curare, accarezzare, leccare e succhiare fino a consumarti le labbra.
    CITAZIONE
    « Però hai una grande pecca che non mi eccita per niente, lo sai? [...] Un qualcosa che ti manca sebbene tu sia una puttana. »

    Sta insinuando che non lo ecciti abbastanza? iN un momento come quello, sinceramente, non può che avere ragione. Infondo quello che adesso sta ansimando in silenzio mentre il rossore dilaga sei tu, non di certo lui. Hai voluto stare al suo gioco, sicuro di poter vincere perchè: "Dio, tu sei Dietrich e Dietrich non perde mai!" ....Di solito. Ma se quello che doveva essere un gioco di mani si è trasformato in precedenza anche in un gioco di saliva e baci, perchè non puoi ritornargli il favore?
    Ti abbassi sul suo corpo, piegandoti in avanti fino ad arrivare al cavallo dei suoi pantaloni per poi poggiarci sopra le labbra. Le muovi, sul tessuto in direi di dove puoi notare ci sia consistenza più dura, verso quel Signore che ti hanno imparato tanto a lodare. Magari anche con lui basterà un "Oh, quanto è grosso!" o un "E' così duro che lo voglio dentro subito!" per finire velocemente la casa e tornare a casa con i soldi e le 6000 corone con cui ti ha pagato. Questa volta col cazzo che darai i soldi a Vincenzo. Li terrai tu per comprarti caramelle e libri da far leggere a Janet. Tu e lei. Alzi gli occhi gugacemente nel sentirlo armeggiare con gli occhiali ed è nel moento in cui li toglie che rimani fisso a guardarli per qualche secondo quasi incredulo. Ciò che attira di più la tua attenzione, però, è quel simbolo, quel tatuaggio impresso nel destro che non riesci a decifrare o capire. «Hai un tatuagg---» il gemito ti mozza il fiato facendoti riabbassare la testa in avanti, boccheggiante sul suo sesso per riprendere aria e tornare a masturbarlo da sopra i pantaloni. Non parlare, non devi tradirti con la tua stessa voce in un momento come questo, piuttisto limitati a fare quello che sai fare meglio, ovvero la puttana.
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  2. ræzha
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    Gianluca Riboldi ♣ umano
    2zqhg6v
    I
    suoi movimenti da puttanella sporca non fanno che aumentare il tuo desiderio di rendere, sempre più pesantemente, piccante quella situazione già calda di suo. Un gioco di toccatine, di mani che volano veloci sul corpo, di movimenti sensuali e belli da mozzare il fiato. I tuoi, i suoi, il motore che fa scivolare la tua automobile scura lungo la strada. Il tuo tassista personale che non fiata e non commenta: è abbastanza abituato a determinate situazioni con altre donne e altri giovani di ogni sesso. Preme un piccolo bottone nel momento in cui gli lanci un'occhiata, scoperta dalle lenti, e una piccola tenda di tessuto blu notte vi separa da lui rendendo l'atmosfera più buia. Lì i tuoi occhi, sebbene siano avvolti dall'atmosfera più scura, sembrano brillare di luce propria. Allora, nel frattempo, se n'è reso conto il piccolo DIetrich: si è catapultato nella dimensione profonda dei tuoi occhi e lo ha visto. Ha visto quel marchio che il tuo occhio possiede.
    CITAZIONE
    «Hai un tatuagg---»

    Molta acuta la sua vista: sia per quanto riguarda i particolari, sia per quanto riguarda le dimensioni degli arnesi maschili con cui ha spesso rapporti intimi. Oh, lo senti: percepisci come la sua bravura tenti di farsi strada tra il tuo io profondo, come tenti di eccitarlo, e sebbene ci riesca non vuoi farlo trasparire. La scommessa, ricordi Luca? Devi vincerla, costi quel che costi. Non sei diventato un uomo importante senza vincere sempre! Forse non proprio tutte le volte, ma una battaglia a sfondo sessuale di certo non la perderai: non contro una puttana.Intaccherebbe la tua reputazione da intenso amatore. « Ohh, vedo che ai tuoi occhi affilati non sfugge proprio nulla » dici sollevandogli il volto con le dita lunghe. Sono quelli i piccoli occhi che hai cercato molte volte nelle ragazzine che venivano a bussare alla cerniera dei tuoi pantaloni: occhi rabbiosi ma sensuali, occhi piccoli e aguzzi come rasoi. Piccanti, bollenti, fastidiosi come una zanzara che ronza sulla pelle, una piccola bestia assetata di sangue che non riesci ad eliminare. Ti senti vittima e allo stesso tempo desideri darle fuoco, distruggerla per sempre. Allontanarla per il prurito che quella puntura causa. « Non ho solamente questo di particolare » dici afferrandolo per le spalle e sbattendolo letteralmente a gambe divaricate, vicino a te, sul sedile di pelle chiara, e poi lo guardi. Osservi quelle movenze femminee e chiare, quella parte orribilmente sexy che si muove in solitudine, per freddo, desiderio, eccitazione, morbosa rabbia.« Ma guardati. Sei così...febbricitante per quanto mi riguarda. Sicuro di non volerti arrendere adesso e dire quanto mi desideri dentro? » sussurri passando la mano sul suo corpo: parti con due dita dalla fronte avvolta dai capelli fini, scivoli passando il naso, la bocca, il centro del petto, giungendo su quel sesso piccolo più della tua mano e sfiorandolo appena.
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  3. morte d'amour
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    Dietrich Lehmann ♣ prostituta
    png
    "T
    i lasci percorrere dalla sua mano senza problema, deve pensare di avere la vittoria in pugno. Solo così riuscirai a rubargliela dalle mani e a tornare nella tua bella stanzetta fredda e dalle pareti bianche, opprimenti e desolate. Davvero sei così masochista da voler seriamente tornare nel bordello in cui ti obbligano a prostiturti notte dopo notte, a veder spanoto il povero buco che dopo scopate su scopate chiede pietà a te, alla tua mente, che di pietà non gliene dà mai. Die, Die, piccolo crudele Die verso te stesso. Semplicmeente quel bordello è l'unica cosa che puoi chiamare casa, e per quanto cerchi di essere e di fare l'adulto...rimani pur sempre un bambino legato al luogo materno che lo ha fatto maturare, giorno dopo giorno, e diventare ciò che è adesso. Puttana o meno che sia.
    CITAZIONE
    « Ohh, vedo che ai tuoi occhi affilati non sfugge proprio nulla [...] Non ho solamente questo di particolare »

    «E cos'altro?» ti senti dire istintuvamente, cuorioso dalle stesse sue parole. Ti ha messo la pulce nell'orecchio e tu, da bravo bambino curioso quale sei, adesso lo vuoi sapere. Ti fai sollevare di peso senza staccare gli occhi dai suoi nonostante i leggeri fremiti del tuo corpo. Non riesci a nasconderli, ad offuscarli...sei pur sempre tu quello che geme, che ansima, che rabbrividisce dal piacere. Tu quello che riceve e non dà mai.
    CITAZIONE
    « Ma guardati. Sei così...febbricitante per quanto mi riguarda. Sicuro di non volerti arrendere adesso e dire quanto mi desideri dentro? »

    «Piuttosto tu...scommetto che se te lo succhio mi chiedi di rifarlo altre tre volte consecutivamente...» dici, sospirando, per poi sporgerti verso il suo viso, a guardarlo meglio. Rreprimi un gemito nel momento in cui la sua mano prende a sfiorarti in modo totalmente leggero il tuo piccolo sesso. E' persino più piccolo di essa e la cosa non fa che farti arrossire per la vergogna. Sputerà forse una battuta sulla dimensione? Conosci da sì e no un quarto d'ora quell'uomo e già pensi a come si potrebbe comportare. Perchè? perchè tu onosci ogni tipologia di persona. Dai poveri accattoni che vengono a scopare due o tre ogni quattro mesi, a quelli che invece puntualmente te li ritrovi ogni sera ad aspettarti. Conosci oramai la loro psicologia, ciò che desiderano, ciò che vogliono. Come puoi mai pensare che l'uomo che hai davanti possa essere diverso?
    "Nessuno è diverso", ti aveva detto Janet. "Vogliono il tuo buco, godere quel qualche minuto e poi finisce lì. Nessun sentimento, nessun legame. E sesso senza preservativo. Nessuno è diverso.Sono tutti dei bastardi uguali."
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  4. ræzha
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    Gianluca Riboldi ♣ umano
    2zqhg6v
    Q
    uelle misere provocazioni fisiche, visive e tattili non ti sfiorano eccessivamente. Non perderai il controllo, anzi, lo manterrai e sarà Dietrich a perderlo sotto ai tuoi tocchi sensuali.Lo stuzzichi con le parole. Lo tocchi con la tua mano calda. Ogni cosa di te parrebbe perfetta a qualsiasi occhio che possa vederti scoperto dalle lenti: un buon portamento, classe da vendere, charme passionale, occhi lagunari mescolati al violaceo. Ben vestito, ricco, capelli con taglio prettamente maschile che esalta gli zigomi poco pronunciati.
    E la voce. Una voce tremendamente accattivante da eccitare in una situazione di pericolo. Beh, qualunque situazione che crei è "pericolosa". Non ci si può mai aspettare una risposta uguale: mai partire prevenuti, non con te.
    Non hai solo questo piccolo particolare, gli avevi detto in segreto. Ne possiedi un secondo che ora lui vorrà sapere a tutti i costi.
    CITAZIONE
    «E cos'altro?»

    chiede e ripeterà, come solitamente ogni bambino fa. Con la voce attenta, silenzioso e quatto come un piccolo di leone pronto alla sua prima lezione di caccia.
    Una caccia di una piccola preda: un piccolo segreto, una parolina di troppo e un rovinare la vita alla persona. Gli occhi di Dietrich, in questo momento, vorrebbero solo che sparissi davanti a lui, che ti dissolvessi e che l'autista gli permettesse di scappare, rimanendo distrutto a compiangere la tua scomparsa.
    Ma lui non tornerà in quel fetido posto. Non lo permetterai. Lo hai comprato.
    « Se lo vuoi sapere. Ti basta succhiarmelo. <i>Carnalmente
    » dici fissandolo con occhi quasi tetri. Incomprensibili. Nemmeno un dizionario aiuterebbe una povera vittima innocente a tradurre ogni piccola parte.
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  5. morte d'amour
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    Dietrich Lehmann, prostituta
    whxz
    «Shot my baby with a bang, bang »
    Character Sheet - Bordello, auto - 15.01.2172 - Umano ♂

    Le sue carezze si sono fatte più leggere andando via via a scemare in pochi secondi; il come ci riesca ti è ancora ignoto. Certo è che lo conosci da così pochi istanti e benchè tua sia sempre, perennemente bravo a riconoscere e dare una personalità a tutti nello stesso momento in cui incronci il loro sguardo, con lui ti riesce difficile. Come se il suo sguardo tu lo possa vedere davvero. Non sai bene se quegli occhiali provochino in te un'attrazione tale da tramutarla in bramosia di conoscerne, ancora, il colore o se, al contrario, vorresti strapparglieli di dosso per poterti riflettere in essi e trovare una minima, minuscola, fonte di umanità nel suo corpo. Un tatuaggio. Un tatuaggio nell'iride. Ti è nuova come cosa, non ne hai mai sentito parlare neppure sui giornali o le riviste che trovavi sparse per il bordello, quella catapecchia maleodorante. Eppure, davanti a te, avevi uno splendido esemblare di tatuaggio. E non in una qualsiasi parte del corpo, oh no. In un occhio. Come marchiato a fuoco. «Divino» ecco cosa sussurra la tua voce. Di-vi-no. Quattro sillabe, una sola parola che si perde sulle tue labbra nel perfetto istante in cui le tue mani vanno ad incontrare la sua che ancora avvolge il tuo piccolo sesso già precedentemente eccitato. Ti basta poco per perdere il controllo e dimenticare il pudore. Pudore! Ah quale parola più blasfema di questa! Cos'è il pudore? E' un sentimento? Una sensazione palpabile? Si mangia, si beve? Esiste davvero un minimo senso di pudore in una creatura tanto piccola quanto subdola quale Dietrich Lehmann? Non esiste moralità, non esiste decenza per uno come te ma sembri non lamentarti di tutto ciò. Hai assaggiato il sangue e la vergogna e ne sei rimasto assuefatto come un dipendente dall'alcool. Hai assaggiato quella bevanda mostruosa, ne hai fatto banchetto per tante, innumerevoli notti e tutto ciò che ti meriti è rimanerne avvezzo e consumato da essa. Cos'altro?, gli avevi sussurrato suadente in quel modo tanto semplice e tanto magistrale appreso da Janet. La tua voce può essere eccitante e allo stesso modo disturbante per qualunque essere umano con una testa sulle spalle, ma qui parliamo di persone corrotte, giusto? Chi si unisce alla tua festa, chi usa ed abusa del tuo corpo non sono mai persone immacolate. Non meno di te, per lo meno.
    CITAZIONE
    «Se lo vuoi sapere...Ti basta succhiarmelo. Carnalmente»

    Ah, quale invito più allettante se non quello di mostrargli le tue capacità nascoste, quelle che hai appreso con più impegno, con più obbligo, con più necessità. Cosa potresti mai desiderare se non mostrargli quanto sei realmente capace e degno dei soldi che ti ha pagato? Sorridi, accarezzando la sua mano con le tue solo per poterla spostare di lato e nasconderti nuovamente l'intimo con la stoffa dell'indumento che indossi. «Qual è il tuo tipo? Posso essere tutto ciò che vuoi...» cominci, dandogli le spalle solo per qualche secondo, il tempo di voltarti e ritrovarti nuovamente a cavalcioni sul suo corpo. Le braccia si insinuano ai lati del suo collo, stringendoti poi ad esso giusto per arrivare all'orecchio. A te non piace parlare, preferisci i sussurri. «Timida e indifesa? Gaia e frizzante?» bisbigli, non più che flebili parole dette al suo udito affinchè le possa ascoltare bene e mantenere fresche in mente. Nessuno si dimentica di te, Dietrich. Non davvero, per lo meno. Ogni tuo cliente, dopo averti provato, è tornato due, forse tre come minimo di volte. Non è facile dimenticare il tuo viso, il tuo corpo magro e scarno, i tuoi occhi chiari tanto gelidi, la tua pelle rovinata dai lividi ma allo stesso tempo tanto invitante da far perdere la testa. E quella voce, quell'accento tedesco, quelle t pronunciate in tono così duro. Porti fuori la lingua dalle labbra andando incontrare il suo loro. Lo sfiori dapprima semplicemente, accarezzandolo e poi mordendolo con poca foga. Non è mirato a fargli male ma a smuoverlo e sentirlo vivo e solido sotto al tuo fondoschiena. «...O sensuale tentatrice?»
    2eRVNgz
    Qual è il tuo tipo? Timida e indifesa? Gaia e frizzante? O sensuale tentatrice?
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    Edited by ræzha - 20/10/2013, 22:38
     
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  6. ræzha
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    Gianluca Riboldi - Strega
    uqv9
    « My baby makes me go down »
    Character Sheet - BORDELLO, AUTO - 15.01.2172 - ♂

    Non ci era voluto più di qualche secondo per farlo scivolare in un profondo abisso di piacere. Un bambino con un corpo segnato da lividi e consumato dai troppi rapporti sessuali. Ne pareva uscire sempre indenne. Le sue fragili membra infantili apparivano dei colossi contro i quali nulla riusciva vincente. Rimanevano belle e intatte. Rosee alla vista di qualunque sguardo femminile o maschile. I coloriti violacei potevano attribuirsi semplicemente a delle botte infieritogli da teppistelli in strada, il corpo nudo alla povertà, lo straccio poco elegante simile ad un allegro pellicciotto, macchiato di strane chiazze biancastre, alla tua gentilezza e bontà d'animo nell'averlo salvato da una morte certa. Combaciava tutto perfettamente, e se qualche agente avesse avuto da ridire avresti semplicemente detto una parola e ti avrebbero lasciato passare senza alcun problema fingendo di non averti visto. "Ci scusi signor Riboldi! Non accadrà più!". Tipico dei piedipiatti. Carogne che non fanno altro che pavoneggiarsi dinanzi ai cittadini e che scappano con la coda fra le gambe e nel didietro quando sussurri qualcosa col tuo marcato accento italiano mostrando il tuo ID. Nome, cognome, data di nascita, genere sessuale e sopratutto la tua faccia con il segreto racchiuso dagli occhiali neri. Nessuno aveva mai avuto di che lamentarsi e non sei mai incappato in qualche fastidioso problema. Solo adesso hai concesso a lui di ammirarli. Non tanto per attirarlo a te quanto per infondergli la mera curiosità di ogni più piccolo particolare che ti riguarda. Non dirai come hai fatto a procurartelo, quanto hai pagato, se anche lui potrebbe averlo o chissà cos'altro. Sei troppo geloso e orgoglioso di ciò che ti appartiene per condividerlo: un pensiero molto infantile il tuo, eppure funziona così in casa tua. Senza dire altro aveva lasciato che dalla sua bocca fuoriuscissero tre sillabe assuefatte dal fumo e dal calore corporeo che emana da sè. Quel tuo fisico snello poi riesce ad aumentare l'interesse da parte di tutti. Non avrai delle forme da palestrato ma il tuo charme fa spesso e volentieri colpo. Così è successo con quella prostituta in miniatura. Denaro equivale a rapporto sessuale per tipi di individui come loro.
    Dopo la tua allettante proposta un bagliore irruento si è acceso negli occhi vitrei e fanciulleschi del ragazzino. Si è coperto nuovamente con il tessuto di poco valore e ha stretto le braccia attorno al tuo collo per aumentare la posta in gioco.
    CITAZIONE
    «Qual è il tuo tipo? Posso essere tutto ciò che vuoi...»

    Cosa non sono capaci di fare gli uomini per il denaro! Per l'età che hai non hai mai incontrato esseri tanto facilmente corruttibili, se non dalla fama, dal denaro. I soldi non comprano la felicità? Stupidaggini. A te hanno donato gioia, fama, macchine a tuo piacimento e tanto, tanto, tanto tabacco. Fumo meno pesante della droga ma che potrebbe comunque portare a qualche cancro. Fortunatamente per te non hai alcun problema del genere e puoi fumare come un turco a tuo piacimento. E mentre le allettanti proposte di Dietrich si fanno avanti, sempre più vicine, al tuo orecchio, le tue mani si insinuano dentro al pezzo di stoffa scura, dotata di pelliccia ormai sgualcita: accarezzano quel corpo tanto esile e marchiato a fuoco da violenti rapporti sessuali. Ammettendo che la violenza e il commercio di minori sia illegale a quest'ora dovresti essere dietro le sbarre. Ma chi metterebbe in carcere un uomo tanto ricco da poter comprare il carcere e far uscire tutti i detenuti per ripicca? Esseri senza valore gli umani: a nessuno converrebbe sbatterti in cella per evitare altri disguidi. Tutti fremono e temono la tua figura, dopotutto. Ma non stai a pensarci troppo. Non pensi che potrebbe cedersi tanto facilmente quanto non sai in realtà come si comporti lui stesso. Non sai nulla di lui e non vedi lora di giocarci un po' per scoprirlo. Scambi di sguardi, battutine, toccate qua e la, carezze e parole soffuse all'orecchio. Confuse e bisbigliate come fossero segreti troppo sporchi. E non puoi negarlo: anche il tuo animo è sufficientemente corrotto da entrare nella lista degli "esseri senza valore". Ma il tuo valore risiede nel denaro, non nella tua umanità. Quella è andata a farsi benedire da un po'. « Tipo dici? Mhh...potresti provare a propormi il tipo che..eccita meglio » dici con voce suadente ricambiando la leccata di lobo. Il brivido che ti ha percorso la schiena ha colpito cervello e funzione sessuale come una freccia ben mirata. Il ragazzino sa giocare bene le sue carte. Parla delle sue personalità intercambiabili come fossero persone diverse da indossare a suo piacimento come delle maschere. E' attraente questo lato. Pare un comportamento simile al tuo con le tue auto. Una di esse sarà pure la sua preferita no? « Sorprendimi angioletto caduto. Voglio proprio vedere quale mi offre la casa. » sogghigni riponendo nuovamente le lenti nere sul naso.
    2eRVNgz
    Esseri senza valore gli umani: a nessuno converrebbe sbatterti in cella per evitare altri disguidi. Tutti fremono e temono la tua figura, dopotutto.
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  7. morte d'amour
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    Dietrich Lehmann, prostituta
    whxz
    «Shot my baby with a bang, bang »
    Character Sheet - Bordello, auto - 15.01.2172 - Umano ♂

    Il tuo corpo lo attrae, senti e percepisci attraverso la vibrazone che ha preso possesso della vostra carne. I suoi senti vogliono mangiarti, divorarti così da lasciar scivolare il sapore di te all'interno della sua gola, e di conseguenza a ciò la tua figura non vorrebbe altro. Diventare massa, diventare sostanza. Diventare materia. Com'è possibile per te lasciarti andare in questo modo, donare alla tua mente pensieri tanto folli, tanto malati e tanto scabrosi? Oh Dietrich, lui non è come tutti gli altri, non te l'ha forse ripetuto anch'egli? Lui non si limita ad agognarti poichè ti può avere senza messe misure. Non si è limitato a pagarti per usarti, no. Ti ha comprato per il resto dei tuoi giorni, come uno schiavo di colore durante l'età della Colonizzazione. Ha pagato per aver ein cambio il tuo lavoro e se lo farai male ne pagherai le conseguenze. Sono i suoi occhi a dirtelo.
    CITAZIONE
    «Tipo dici? Mhh...potresti provare a propormi il tipo che...eccita meglio»

    Dovevi aspettarti una risposta del genere. Quale uomo, quale essere umano desidererebbe il contrario? Chi, al contrario di tutti, preggherebbe per avere il minimo di ciò che puoi dare? Quell'uomo è un'enigma, dall'inizio alla fine. Un puzzle che non riesci a ricostruire, neppure ora che i suoi occhi sono messi a nudo dinnanzi a te. «Potrei farti eccitare con qualunque delle tre cose» sussurri sicuro di te. Sei una persona estremamente spavalda. Cosa ti porta ad avere un'autostima tanto alta di te? Senti le sue mani insinuarsi sotto il tessuto sgualcito. Ti copre appena ma poco importa alle mani di Gianluca che cominciano ad analizzare ogni piccola parte di pelle che ti ritrovi ad avere. La tasta, accarezza la consistenza soddisfatto di ciò che ha scelto. Carne di prima scelta.
    CITAZIONE
    «Sorprendimi angioletto caduto. Voglio proprio vedere quale mi offre la casa.»

    Ascolti silenzioso ciò che ha da dire. Sorprendere non è di certo difficile per te poichè tale frase l'hai sentita un minimo di quindici, forse sedici volte negli ultimi quattro mesi. Non ti stacchi dal suo lobo, leccandolo una seconda volta prima di scendere lungo il collo e risalire verso la mandibola. "Non importa quanto ti piaccia, il cliente vuole il tuo corpo, non la tua saliva". Niente baci, quelli non sono copresi nel pacchetto d'acquisto. «Mi stai davvero dando campo libero, signore-dagli-occhiali-scuri?» il tuo tono è giocoso, quali gioviale. Non puoi davvero essere felice di fare una cosa del genere. Non è possibile, non è normale. Si può essere felici se si esce con gli amici, se si conoscono nuove fantastiche persone, si è felici a passare momenti di serenità insieme alla famiglia...ma non questo, Dietrich, questa non è felicità. E' malattia, ingordigia, scabrosità e non dovresti conoscere sensazioni tanto sbagliate. Scivoli con le labbra nuovamente al collo e poi sempre più in basso fino al primo bottone della sua camicia. Lo slacci, sfilando le braccia da intorno il suo collo, e scendere sempre di più, sempre di più. Scivoli dalle sue gambe trovandoti direttamente davanti a lui, accovacciato dietro al sedile del passeggero, vicino al conducente che guida l'automobile. Gli lanci un'occhiata breve, quasi furtiva. E' silenzioso, non dice alcuna parola. Sembra perfino non respirare. Che sia un'automa? Ricco com'è, quell'uomo potrebbe permettersi persino un autista androide. Risposti la tua attenzione nuovamente verso Gianluca, il quale ha riposizionato perfettamente gli occhiali sul suo naso celando ancora quei suoi occhi tanto criptici. «Prometto che sarà qualcosa di memorabile...» sospiri abbanssandoti sul cavallo dei suoi pantaloni per poter slacciare la cintura e successivamente sbottonare la gemma che li chiude. Un leggero alone nero si fa possesso dei tuoi occhi nello stesso momento in cui i suoi boxer bianchi invadono il tuo campo visivo. Polvere? Calce? Perchè è così nero pece quel punto? Ti ci vogliono un paio di secondo per collegare le due cose. Abbassi l'elastico delle sue mutande giusto per leggere ciò che la sua pelle ti presentava davanti. «...Jolly...». Ti mordi le labbra, Sospirando quella parola come se fosse qualcosa di blasfemo, di sacrilego. Quelle cinque lettere, perfettamente scritte in calligrafia corsiva impeccabile marchiano il basso ventre dell'uomo, proprio sopra l'inguine. Un nome semplice, facile da ricordare, d'effetto. Jolly, Jolly. La tua mente lo pronuncia più volte incapace di farne a meno. Jolly, Jolly.
    2eRVNgz
    Qual è il tuo tipo? Timida e indifesa? Gaia e frizzante? O sensuale tentatrice?
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  8. ræzha
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    Gianluca Riboldi - Strega
    uqv9
    « My baby makes me go down »
    Character Sheet - BORDELLO, AUTO - 15.01.2172 - ♂

    I suoi occhi vispi sono quelli di chi ti osserva possedere tutto. La verità è che potresti realmente comprare qualunque cosa con il tuo denaro. Alberi, giardini, ville, musei, macchine, case e perfino persone. Potresti permetterti ogni cosa con un semplice gesto o schiocco di tita. Sorridi. E' bello avere così tanto denaro da poterti permettere il mondo intero. Ti alletta quella catena di parole: "Il mondo intero". Sì, Gianluca Riboldi e il suo mondo fra le mani. Un perfetto titolo per un libro o un film che ti donerebbe ancor più fama di quanto tu non ne possieda già. Ha ancora tanto da imparare il ragazzino che si fa beffe di te, spavaldo. La galanteria ti avvolge e non riesce a percepire nulla da te. Non traspare niente e gli occhiali non fanno che donarti quell'alone di mistero che, in pochi millesimi di secondi, ti ha fatto guadagnare il soprannome di "Signore dagli occhiali scuri". Notevole, specialmente per te. Sei abituato a delle donne formose: i ragazzini troppo magri non ti attraggono ma devi ammettere che comprare questa piccola prostituta, lasciarla sottopagata, per tenerla in casa tua è stata una scelta saggia. E pensare che in quel tugurio ci eri entrato semplicemente, mosso dalla curiosità, per bere un drink e il rumore al piano di sopra ti aveva spinto a salire quelle vecchie scale in putrefazione e a raggiungere la pentola d'oro. L'arcobaleno di odore di tabacco e vomito ti aveva condotto non all'oro, ma ad una tenera carne fresca. Ottimo jackpot, Jolly. Oh, e dire che ha appena intercettato con lo sguardo il tuo tatuaggio sull'inguine. Sensuale e attraente. Mordendosi le tenere labbra non faceva che ripeterlo nella sua testa come una cantilena. Ci vuole poco per soggiogare dei bambini. Per alcuni basta una caramella, altri dei giocattoli, Dietrich desidera soldi e spinte sessuali. Un pensiero piuttosto sporco per un giovane della sua età. Hai annuito alla domanda fatta a fior di labbra. Il tuo autista è abituato alle tue relazioni turbolente e nonostante gli anni che separano te e Dietrich farà sicuramente silenzio tombale.
    CITAZIONE
    «Prometto che sarà qualcosa di memorabile...»

    Oh, piccola superbia incarnata in corpi lussuriosi dagli occhi segnati e lividi. Non fa che rendere tutto più piccante. « Oh, non vedo l'ora. » una piccola pausa mentre lui mantiene lo sguardo fisso sulla tua pelle marchiata. Gli deve proprio piagere. « Sai, sei il primo passeggero che appoggia le grazie su questi sedili. Morgana è nuova. » continui a rispondere di rimando con il tuo solito modo di fare: fascino a palate e tanta ricchezza da riempire la tua intera macchina. Ne parli quasi fosse una reale persona fisica e poi sorridi abbassando la mano, sguantata precedentemente, a sollevargli il mento aguzzino. A guardarlo bene quello che puoi vedere non è nient'altro che un viso pallido e dei capelli dalle forti tinte albine.
    2eRVNgz
    Esseri senza valore gli umani: a nessuno converrebbe sbatterti in cella per evitare altri disguidi. Tutti fremono e temono la tua figura, dopotutto.
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  9. morte d'amour
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    Dietrich Lehmann, prostituta
    whxz
    «Shot my baby with a bang, bang »
    Character Sheet - Bordello, auto - 15.01.2172 - Umano ♂

    Jolly, Jolly. La tua mente non riesce a smettere di pronunciare quel nome. E' entrata come un'ossessione, ora. E' un bel nome, Jolly. Cinque lettere che vanno dritte al punto, al sodo. Alla vittoria. E' un interesse maggiore per lui, quasi più degli occhiali. Perchè per tatuaggio? Perchè nascosto a quel modo, perchè proprio in quel posto? Sono domande alle quali non trovi risposta ma più ti interroghi più riesci a capire quanto quell'uomo pretenda che tu ti faccia tali domande. Indossa occhiali, porta tatuaggi poco vistosi, veste scuro. Lui vuole le tue domande. Vuole che la ta mente si interroghi sulla sua esistenza, sulle sue preferenze, sui suoi odi. Oh, che uomo subdolo!
    CITAZIONE
    « Oh, non vedo l'ora. »

    Ti abbassi sempre di più scostando ancora più in basso la stoffa dei boxer color latte che indossa, così vicini al colore della tua carnagione e dei tuoi capelli. Sono lunghi, troppo. Fino a tempo fa li preferivi corti, portarli a caschetto ti aiutava a non sporcarli in questi casi, poi sono venute le richieste di Vincenzo: "Portali più lunghi, Die. Agli uomini piacciono i capelli lunghi così possono fingere tu sia una femmina". Inzialmente avevi preso la cosa sul personale, era un'affronto al tuo sesso di appartenenza. Perchè dovevi fingere di essere qualcuno che non eri? Perchè sembrare una donna se il tuo organo genitale, seppur piccolo, è quello maschile? Non l'hai mai approvato, mai capito. Almeno finchè non sono arrivati i soldi, più soldi di quanto li guadagnavi in precedenza. Venivano con banconote da venti, alcune volte perfino da cinquanta senza riscuotere il resto. Era sempre una festa. "Bravo Dietrich che mi rende ricco! Doppio gin per lui, Mike. Doppio gin per il nostro diamante". Ti è sempre piaciuta la parola diamante nonostante tu non ne abbia mai visto realmente uno; Janet ti diceva che suo marito gliene aveva regalati parecchi anni orsono ma che ormai non gli appartenevano più. Era finita in quel bordello dopo averli venduti tutti per sopravvivere, uno dopo l'altro finchè l'uomo non si è ripreso gli ultimi rimasti. Janet urlava, sbraitava nella sua caratteristica lingua natale nel momento in cui te lo spiegava. "Maledetto stronzo, diceva. Quelli erano i miei diamanti". Era allora che ti facevi vicino a lei, stretto al suo seno tanto da sentire il battito forte del cuore nel tuo orecchio destro. Pulsava veloce in preda alla rabbia. "Non devi preoccuparti più di nulla Janet! Vincenzo ha detto che sono un diamante, un diamante vero. Per questo...se ti mancano tanto...posso diventare il tuo diamante". Lei sorrideva, ti baciava la fronte e l'andatura della sua palpitazione si affievoliva fino a divenire normale. "Un diamante, sei un diamante Dietrich." E ora, dinnanzi a te, hai l'esemblare forse più brillante dei diamanti che tu abbia mai pensato esistessero in tutto il mondo: lui, con la sua auto laccata, i capelli perfettamente in ordine e i gemelli luccicanti alla camicia.
    CITAZIONE
    « Sai, sei il primo passeggero che appoggia le grazie su questi sedili. Morgana è nuova. »

    Sono quelle parole a scuoterti dai tuoi pensieri. Non puoi pensare ai ricordi in momenti del genere, nel lavoro non esistono rimorsi, non esitazioni. Se il cliente paga bene allora significa che ha sempre ragione. Anche se ti provoca dolore, anche se fa male, un male lancinante...lui non ha mai torto perchè un cliente non sbaglia mai. In niente, in nulla. «Davvero?» sussurri fugace, spostandoti una ciocca di capelli platino dietro l'orecchio. «Dovrei esserne...ono...ra...to Il tuo lessico non è mai stato dei migliori, ti sono sempre serviti pochi termini per esprimerti. "Clienti", "sesso", "soldi", "resto", "dolore", "piacere", queste sono sicuramente le più importanti e le prime che hai appreso più in fretta nel momento in cui hai messo piede in quella casa d'amore. Ti stai ancora perdendo nei tuoi pensieri, Dietrich. Vai avanti, finiscila una volta per tutte. Affondi il viso sul suo intimo portanto fuori la lingua per poterne leccare appena l'apice. Il piacere deve essere prolungato, nulla è soffisfatto nel godere qualche secondo soltato! Stuzzichi l'orifizio con la lingua, aiutato dalla mano sinistra che tiene eretto il membro dell'uomo. "E' come una caramella". Esegui i suggerimenti che la tua mente si predispone di eseguire meccanicamente ogni qual volta ti ritrovi con il viso premuto nella zona genitale di qualcuno. Scendi dalla cappella fino all'asta leccandolo verticalmente ad occhi socchiusi, aperti giusto per poter mantenere sotto controllo la sua espressione. Deve piangergli. Deve assolutamente piacergli o tutto ciò che gli hai promesso, tutto ciò che il tuo corpo gli ha promesso andrà in frantumi. Addio soldi, addio grana. Risali verso l'asta insistendo ancora sul piccolo orifizio avvolgendo, poi, la parte superiore del membro con tutta la tua bocca. "Succhia". Succhi dapprima piano, lentamente e poi con più insistenza, più decisione. Deve piacergli. Che numero è questa volta? Quale di questo mese, quale di questa settimana? Deglutisci la saliva in ecceso formatasi nella sua bocca assaggiando così il sapore della sua pelle eccitata. Sensibile era il primo aggettivo che gli hai attribuito, quale modo migliore per poter esprimere una tale parte del corpo umano? "E' una caramella" ripeti ancora nella mente. Così ti era stato spiegato la prima volta. Una caramella succosa, sensibile ma soprattutto viva; non si poteva mordere, non masticare, bisognava solo succhiarla nello stesso modo in cui succhi una caramella alla menta fino a farla scogliere
    2eRVNgz
    Qual è il tuo tipo? Timida e indifesa? Gaia e frizzante? O sensuale tentatrice?
    Scheme Role by Amphetamines' ■ Vietata la copia anche parziale.
     
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  10. ræzha
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    Gianluca Riboldi - Strega
    uqv9
    « My baby makes me go down »
    Character Sheet - BORDELLO, AUTO - 15.01.2172 - ♂
    Si aspetta ogni minuscola reazione positiva al battute, ai suoi movimenti e ai suoi modi di porsi. Sono schietti, allegri, da bambino estremamente gioviale e curioso nonostante l'azione che compie con i più svariati clienti.
    La pelle livida deve essere frutto di qualche sonora botta volontaria o meno, e sopratutto molto forte. Insensibile verso una pelle tanto bella e sopratutto cara. Dare una fascia di prezzo ad un bambino è il massimo del crudele ma non lo hai pagato neppure troppo per i tuoi standard. Se è carino, accondiscendente e non parla più del dovuto un ipotetico rapporto intimo potrebbe rivelarsi molto interessante. Dopotutto però sei estremamente te schizzinoso e perfettino: dovesse fare qualche minimo errore o comportarsi in maniera maleducata non esiteresti a lasciarlo sul ciglio della strada e, semmai pregasse, a riprenderlo rincarandogli la dose.
    Rimani perciò ad osservarlo in attesa delle sue mosse tanto notevoli da doverti obbligatoriamente lasciare in un brodo di giuggiole e godimento. Lo sguardo rimane puntato sulla sua schiena anoressica, sinuosa, che scivola sino al cavallo dei tuoi boxer, scostandoli, e osservando quello che è il tuo tatuaggio e il tuo stesso membro grosso. Eccitato in seguito alle sue carezze e agli sfiori che i capelli platino gli provocano. Un solletico scabroso.
    CITAZIONE
    «Dovrei esserne...ono...ra...to?»

    Parla di Morgana. Della tua bella auto nuova. Nera. Lucida e brillante dagli interni in pelle ancora profumata di fabbrica. I vetri scuri che non permettono ad estranei di esaminarne gli interni preziosi. Maniglie fredde e aromi inebrianti che provengono dal piccolo pendaglio attaccato allo specchietto retrovisore.
    Una bellissima lamborghini a quattro posti dove puoi divertirti con una creatura assuefatta da droga, alcool e sesso che neppure è in grado di intrattenere una conversazione con termini complessi. Non devono avergli insegnato più del necessario. No. Non deve esserne onorato quanto sentirsi fortunato del denaro che possiedi. Ma di cui non vedrà nemmeno uno spicciolo per colpa della tua personalità troppo poco generosa ed estremamente taccagna.
    Pochi attimi prima che la tua voce esca dalla tua bocca, spinta da ragionamenti, la sua piccina comincia a lavorare e a dare attenzioni al tuo sesso incredibilmente turgido. Sospiri rilassandoti. Sentirsi lappare tale zona erogena e fumare un sigaro nella vasca da bagno sono le sole due cose che ti rilassano enormemente e ti impregnano fino al midollo di sensazioni piacevoli. Socchiudi gli occhi, percepisci qualunque suo movimento o sospiro sul tuo intimo: la lingua morbida che si aggrappa alla pelle, la saliva che cola dall'apice della cappella alla base, il calore del suo alito e il lento inesorabile succhiare con dedizione.
    « Mhh. » mugugni in estasi portando la mano a strappargli di dosso, con violenza, il pellicciotto e a lanciarlo dietro al sedile, direttamente verso il cofano. Poterlo ammirare a corpo nudo è nettamente migliore.
    Non hai nemmeno avuto il bisogno di forzarlo con qualche frase ironica simile a “Vorrebbe la Signoria Vostra banchettare col mio seme? “ oppure “Metta al riparo dal freddo mio fratello minore!”. Esperienze simili hanno fatto in modo che sviluppassi un gergo apposito per situazioni critiche a tal punto. Nel momento in cui le proferivi tutte le donne ti guardavano inorridite. Con Dietrich dovresti provarci e sei convinto che risponderebbe con un ghigno semplicemente divertito. Queste situazioni calde pare lo eccitino.
    Dischiudi le labbra bianche appoggiando la mano pallida sul capo chino di Dietrich. I capelli, nonostante provenga da un tale posto squallido, sono morbidi come la seta e lisci come il marmo impiantato a casa tua, in corridoio. Dopo che le domestiche hanno passato la cera. Puoi specchiarti su di essi: riflettono la bellezza dei raggi della luna stessa. Chiari, belli, lunghi. Sopratutto lunghi per te che ami in particolare una folta chioma bislunga.
    Li afferri nel pugno stringendoli man mano che il piacere, anziché salire, scende dal cervello al tuo stesso pene, in estasi fra le labbra umide di quel ragazzino.
    Dovrai trovargli un soprannome però, Dietrich è troppo lungo da pronunciare. Preferisci “Bocca d'angelo”.

    2eRVNgz
    Esseri senza valore gli umani: a nessuno converrebbe sbatterti in cella per evitare altri disguidi. Tutti fremono e temono la tua figura, dopotutto.
    Scheme Role by Amphetamines' ■ Vietata la copia anche parziale.
     
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  11. morte d'amour
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    Dietrich Lehmann, prostituta
    whxz
    «Shot my baby with a bang, bang »
    Character Sheet - Bordello, auto - 15.01.2172 - Umano ♂

    Non smetti il tuo continuo moto di bocca, incitato da lui stesso nel momento in cui posa una sua mano sui tuoi capelli. Gli sta piacendo, ne sei certo, sicuro. A chi non piacciono le tue attenzioni? Chi non lanciava uno sguardo nel momento in cui entrava al bordello? Il tuo vitino magro, il corpo androgino hanno sempre attirato tanta, troppa gente per i tuoi gusti. Oh, non che ne attenzioni non ti piacciano, tutt'altro. Essere piacente e dare piacere e ciò che c'è alla basa di un lavoro come il tuo, esporre il tuo corpo davanti al bancone come in una vetrina. E qual era la tua merce, la contrario del seno prosperoso e le forme generose delle donne? I tuoi capelli, le tue labbra. Molti si fermavano ad ammirarle. Piccole, rosee come boccioli le toccavano estasiati tastandole semplicemente e beandosi di ciò che avevano appena toccato. Era allora che ti sceglievano, senza messe misure o giri di parole. "Voglio lui, voglio lui stasera". Ma non è a questo che devi pensare in un momento del genere, mettiti nell'ottica che ora esisti solo tu, Dietrich. Tu e lui. No, neppure lui. Tu e quell'organo tanto sensibile che freme sotto le tue gentili attenzioni. Lasci che ti stringa i capelli e sorridi compiaciuto dentro di te per quel movimento improvviso di mano. Eccome se gli piace. Lo senti dal modo in cui sospira, beato, incrinando i lati delle labbra in un sorriso. Apri totalmente la bocca accogliendo l'intero membro all'interno di essa muovendolo di volta in volta, dentro e fuori le tue labbra.
    Hai fatto jackpot, Bingo come direbbe Janet.
    2eRVNgz
    Qual è il tuo tipo? Timida e indifesa? Gaia e frizzante? O sensuale tentatrice?
    Scheme Role by Amphetamines' ■ Vietata la copia anche parziale.
     
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  12. ræzha
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    Gianluca Riboldi - Strega
    uqv9
    « My baby makes me go down »
    Character Sheet - BORDELLO, AUTO - 15.01.2172 - ♂
    Perso nei meandri dei tuoi pensieri malati potresti apparire come un totale pedofilo perditempo che non ha altro da fare se non sfruttare povere anime innocenti. Caste e pure, malridotte dalla fame e dalla povertà, distrutte e contaminate dai germi dell'impudico: eppure non è quello che dai a vedere rimanendo con il ragazzino chino sulle tue gambe e la testa che, ritta, osserva fuori dall'auto quasi "in attesa" di qualcosa.
    Sospiri sorridendo: arrivare al limite era una delle cose più inattese di quella serata..in ogni caso, perchè non accontentarlo?
    Più si agitava sul tuo membro eccitato e tanto più godevi delle sue dedite attenzioni. Ah, quanto sarebbe potuto essere puro, e quanto invece risultava malato e ripieno di pensieri indigesti.. sebbene la sola cosa particolarmente indigesta che stava ormai tastando con le labbra era il tuo seme che si riversava nel suo esofago. Dopo aver rilasciato un respiro flebile ti eri abbandonato sul sedile posteriore. Il collo appoggiato alla fresca pelle e le mani che tastavano alla ricerca del pacchetto di sigarette. «Non voglio sapere chi ti ha insegnato queste cose, ma non sono di certo cose che un bambino dovrebbe sapere» . La cicca in bocca, l'accendino a mezz'aria e una piccola fiammella che ne accendeva l'estremità. «Ne vuoi una come compenso?»

    2eRVNgz
    Esseri senza valore gli umani: a nessuno converrebbe sbatterti in cella per evitare altri disguidi. Tutti fremono e temono la tua figura, dopotutto.
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  13. morte d'amour
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    blablablaprova
     
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42 replies since 29/12/2011, 01:53   509 views
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